Labirinto di Pontremoli

Labirinto di Pontremoli

7358

Nuovo

Fatto a mano 1:1, nostra produzione.
Copia del celebre labirinto di San Pietro a Pontremoli in Lunigiana.
Pietra arenaria di Pognana.

Più dettagli

1 Disponibile

1 650,00 €



Scheda dati


Altezza 80 cm
Larghezza 60 cm
Spessore da 8 cm a 10 cm
Peso 130 Kg
Finitura Levigata
Manifattura Recuperando srl
Materiale Arenaria di Pontremoli
Nota 01 Riproduzione 1:1

Ulteriori informazioni

Labirinto in generale info:
Il labirinto è una struttura, solitamente di vaste dimensioni, costruita in modo tale che risulti difficile per chi vi entra trovare l'uscita.
Anticamente per lo più univiario (o unicursale), ovvero costituito da un unico, involuto percorso che conduceva inesorabilmente al suo centro, il labirinto è poi diventato sinonimo di tracciato multiviario (o multicursale). In alternativa, un tracciato inestricabile di strade, si può definire come un dedalo (termine chiaramente nato dalla figura del mitico Dedalo, il leggendario costruttore del labirinto di Creta per il re Minosse, il più noto tra quelli dell'antichità).
Labirinto deriva dal nome greco labýrinthos (?aß???????), usato nella mitologia per indicare il labirinto di Cnosso. La parola è di origine pre-greca e Arthur Evans espresse la sua ipotesi supponendo la sua derivazione dal lidio labrys, bipenne, l'ascia a due lame, simbolo del potere reale a Creta. "Labirinto" vuol dire "palazzo dell'ascia bipenne" (con il suffisso -into a significare "luogo", su modello del greco Corinto), cioè il palazzo del re Minosse a Cnosso. La planimetria era intricata al punto da far supporre che l'ispirazione per la leggenda del labirinto fu raccolta proprio da questa specifica situazione. A sostegno dell'ipotesi, sono state ritrovate all'interno del palazzo diverse raffigurazioni dell'ascia bipenne. La connessione tra "bipenne" e "luogo intricato" sarebbe data dalla pietra e la parola in origine avrebbe significato "gallerie nelle miniere" (da un relitto egeo *labur-, "pietra").

Un'ipotesi alternativa è stata avanzata da Giovanni Pugliese Carratelli. Una serie di toponimi caratterizzati dai suffissi -ss- o -tt- e -nd o -nt(h)- (per esempio Parnassós, Labýrinthos, Kórinthos, Zakynthós) indicherebbero la linea di espansione luvia, ricca di fermenti culturali dall'Anatolia a Creta allo Ionio, se non anche oltre, lungo quella "rotta dei metalli", seguita in epoca storica anche da fenici e greci.
fonte wikipedia

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