Annibale Barca (Generale Cartaginese) busto piccolo in gesso - tanagre

Annibale Barca (Generale Cartaginese) busto piccolo in gesso - tanagre

9795

Nuovo

150,00 €



Scheda dati


Altezza 24,5 cm
Larghezza 8,4 cm
Peso 0,5 Kg
Manifattura Made in Italy
Materiale Gesso / Plaster cast

Ulteriori informazioni

Annibale
(Cartagine, 247 a.C. – Gebze, 182 a.C.)
Condottiero e politico cartaginese, famoso per le sue vittorie durante la Seconda guerra punica.
Questa è la riproduzione in scala ridotta del celebre busto ritrovato a Capua (Napoli) e adesso esposto al Museo Nazionale di Napoli.
Gesso con basetta inclusa.

« Noi troveremo una strada. Oppure ne apriremo una nuova. »
(Annibale risponde all'impossibilità di attraversare le Alpi con gli elefanti)
Annibale Barca (Cartagine, 247 a.C. – Gebze, 182 a.C.) fu un condottiero e politico cartaginese, famoso per le sue vittorie durante la Seconda guerra punica.
Marciando dalla Spagna, attraverso i Pirenei, la Provenza e le Alpi, scese in Italia, dove sconfisse le legioni romane in quattro battaglie principali – battaglia del Ticino (218 a.C.), battaglia della Trebbia (218 a.C.), battaglia del Lago Trasimeno (217 a.C.), battaglia di Canne (216 a.C.) – e in altri scontri minori.
Dopo la battaglia di Canne i Romani rifiutarono lo scontro diretto e gradualmente riconquistarono i territori del sud Italia di cui avevano perso il controllo. La Seconda guerra punica terminò con l'attacco romano a Cartagine, che costrinse Annibale al ritorno in Africa nel 204 a.C. dove fu definitivamente sconfitto nella Battaglia di Zama, nel 202 a.C.
Dopo la fine della guerra, Annibale guidò Cartagine per parecchi anni cercando di ripararne le devastazioni, fino a quando i Romani non lo forzarono all'esilio nel 195 a.C. Annibale si rifugiò quindi dal re seleucide Antioco III in Siria dove continuò a propugnare guerre contro Roma. Nel 189 a.C. Antioco III fu sconfitto dai Romani e Annibale dovette ricominciare la fuga, questa volta presso il re Prusia I in Bitinia. Quando i Romani chiesero a Prusia la sua consegna, Annibale preferì suicidarsi; era il 182 a.C.
Annibale è considerato uno dei più grandi generali della storia. Polibio, suo contemporaneo, lo paragonava a Publio Cornelio Scipione Africano; altri lo hanno accostato ad Alessandro Magno, Giulio Cesare e Napoleone.


 

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