Stemma in pietra serena dei Cavalieri del TAU

Stemma in pietra serena dei Cavalieri del TAU

4658

Nuovo

Scolpito a mano sopra una basola di pietra serena.
Simbolo adottato dai frati Ospitalieri del Tau di Altopascio.
La prima attestazione di questo ordine è del 1080

Più dettagli

700,00 €



Scheda dati


Altezza 41 cm
Larghezza 30 cm
Profondità 10 cm
Spessore da 5 a 7 cm
Peso 15 Kg
Manifattura Recuperando srl
Materiale Pietra serena / Sandstone

Ulteriori informazioni

L’Ordine di Altopascio prese come proprio simbolo il segno del "Tau", che figura anche nella torre
Tale lettera greca evocava, in primo luogo, la caratteristica forma del bardone dei pellegrini, ma, al tempo stesso si caricava anche di altri contenuti simbolici, quali, ad esempio, il richiamo alla croce. In alcuni sigilli, spesso, il Tau compare anche affiancato alle conchiglie che i pellegrini si procuravano a Santiago di Compostella, sede del pellegrinaggio di San Giacomo; fatto sta che questo segno ebbe una larga eco durante tutto il Medioevo, basti pensare all’uso che ne fece lo stesso Ordine Francescano.
prima attestazione Tutt’oggi non si conosce con esattezza l’anno di fondazione dell’ordine ospitaliero dei Cavalieri del Tau, in quanto manca il documento inerente all’istituzione dell’ospedale, la cuici perviene da un atto di donazione risalente al 2 agosto 1084, in cui si fa riferimento ad un ospizio ubicato in loco et finibus ubi dicitur Teupascio. Comunque già intorno al 1080 o negli anni immediatamente seguenti era di certo già nata tale struttura ospedaliera, se è vero che in una bolla del 1154, papa Anastasio IV, fa riferimento a precedenti decime concesse all’ospedale di Altopascio dal vescovo diocesano Anselmo, il quale è da ravvisare nella figura di Anselmo II (che fu infatti a capo della diocesi di Lucca dal 1073 al 1081). Già ai tempi di Anselmo il canonista esisteva dunque l’ospedale, il quale, ricevendo fin da allora concessioni vescovili e donazioni di terre da parte di privati, si trovò, nel volgere di pochissimi decenni, a detenere e gestire un immenso patrimonio fondiario che lo portò ad essere, nell’estimo diocesano del 1260, la più ricca istituzione ecclesiastica lucchese, con una rendita annua pari a 6700 lire. E se era peraltro diffusa già nel 1100 la voce che la fondatrice dell’ospedale fu Matilde di Canossa, non vi sono prove per sostenerlo, anche se la Marchesa aveva una sontuosa villa nella vicina Vivinaia, oggi Montecarlo. Su chi materialmente invece istituì la primitiva struttura ospedaliera, niente ci è dato di sapere in modo preciso, se non la leggenda che vuole la sua costruzione opera di dodici cavalieri lucchesi, numero suggerito allora da quello degli apostoli per la fondazione di chiese, ospedali ed ospizi per pellegrini. Di certo si può solo affermare che l’ospedale di certo già esisteva nel 1084, ipotizzandone la nascita tra il 1073 ed il 1081. Essendo poi l’ospedale riferito quasi esclusivamente ai pellegrini e ai poveri che si trovassero a passare per Altopascio, fu dedicato a S.Jacopo, il pellegrino per antonomasia, a cui furono affiancati S.Eligio e S.Cristoforo.

 


 

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