Stupendo stemma in pietra con la croce Pisana

Stupendo stemma in pietra con la croce Pisana

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Nuovo

Stemma con croce pisata di nostra produzione.

Più dettagli

2 Disponibili

270,00 €



Scheda dati


Altezza 26 cm
Larghezza 21 cm
Spessore da 5 a 7 cm
Peso 12 Kg
Manifattura Recuperando srl
Materiale Pietra arenaria grigia

Ulteriori informazioni

Copia delle croci scolpite sui capitelli delle colonne, che sorreggono i loggiati di Piazza delle Vettovaglie a Pisa.


Il simbolo che figurava nelle bandiere e negli stendardi pisani era la caratteristica chiave a croce pomata, bianca in campo rosso, che compare ancora nello stemma della Marina Italiana insieme a quello delle altre tre Repubbliche Marinare: Genova, Venezia e Amalfi.
 

Stemma pisano con epigrafe dai cimiteri monumentali, Piazza dei Miracoli.

Piazza delle Vettovaglie

Per una serie di piazzette occupate da un vivacissimo mercato si giunge alla piazza quadrangolare tutta chiusa da un quadriportico un tempo sovrastato da loggia. La piazza fu costruita verso il 1565 demolendo un'ampia serie di edifici per dare alla città un conveniente mercato delle granaglie. Essa si trova al centro di un gruppo di case-torri risalenti ai secc. XI-XII. Se ci si inoltra nelle pittoresche vie adiacenti a sud verso l'Amo si incontra la Via Tavoleria tutta fiancheggiata da palazzi nobiliari con facciate risalenti ai primi decenni del secolo XVII. Si noti in particolare al n. 11 il Palazzo Quarantotti con grande stemma angolare in pietra serena e al n. 32 la lunga facciata della sede invernale del Seminario.
 

« l’arme pisana si definirebbe così: Di rosso alla croce patente ritrinciata e pomata di dodici globetti »

La croce pisana è patente, ovvero con i bracci allargati alle estremità, e pomettata o pomata o, meno signorilmente, pallata, cioè con i globetti; la croce su sfondo rosso, stemma della città di Pisa.
È difficile dire quali siano stati gli emblemi di Pisa nei primi secoli della nascita e dell’espansione di Pisa come libero comune e repubblica marinara: non si sono conservate fonti dirette (vessilli, bandiere, scudi) e ci si deve basare su testi narrativi e cronicistici e raffigurazioni iconografiche. A ciò dobbiamo aggiungere che nel pieno Medioevo i concetti di stemma o bandiera di uno Stato (e in realtà il concetto di Stato stesso) sono ben lungi dall'essere formalizzati e definiti come li concepiamo oggi.
A Pisa la croce viene adottata, nel Duecento avanzato, come emblema del Popolo. Con tale espressione non è però da intendersi l’insieme degli abitanti della città, bensì il movimento costituito da mercanti, banchieri, giuristi che, mentre vede crescere la propria importanza economica e sociale, rimane escluso dai vertici della politica ancora in mano alla vecchia nobiltà di nascita, e quindi prima si organizza con proprie istituzioni, poi dalla metà del Duecento diviene egemone e assume il governo della città. La prima attestazione della croce pisana comparirebbe, secondo l’insigne accademico Francesco Bonaini, nel 1274, a suggello di una pergamena in cui Pisa aderisce al progetto di crociata indetta da papa Gregorio X.


 

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