Piastrella antica di maiolica mosaico bruno manganese e cobalto

Piastrella antica clessidre e marmo dipinto a mano Visualizzazione ingrandita

Piastrella antica di maiolica mosaico bruno manganese e cobalto

Originale

Piastrella dell'800 Napoletano 20x20 cm, caratterizzata dall'imitazione del mosaico con la tecnica del GRAFFITO e dal MEANDRO. Si noti la scompostezza dell'imitazione delle tessere che denota l'assoluta mancanza di disegno preparatorio o di spolvero. Improvvisata a mano senza alcun riferimento. Bellissima! Tecnica a scagliette tipo squame di pesce detta "embricatura".

SUBITO DISPONIBILE - tempi di imballaggio 1 giorno lavorativo + tempi di spedizione a seconda della destinazione

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8 Disponibili

40,00 €



Scheda dati


Spessore 1,8 cm
Peso 1,3 Kg
Antica manifattura di origine Sconosciuta
Lato X Lato 20x20 cm
Materiale Maiolica

Ulteriori informazioni


L'imitazione del Mosaico

La frequenza di fondi quadrettati dimostra quanto si prendessero a ispirazione gli mosaici che emergevano dagli scavi delle città Vesuviane. I riquadri a doppia fila di quadratini pure alludono alle pavimentazioni a mosaico del mondo romano: questa decorazione ottenuta mediante il graffito di colore nero, applicato a pennello sullo smalto di colore chiaro sottostante che così emerge nuovamente. Il decoro a mosaico necessitava dunque di un intervento a mano libera che tracciava una serie di filettature per la resa dei quadratini che dovevano emulare le tessere musive.

Il Meandro

Meandri e fondi quadrettati si alternano sulle riggiole dall'elegante bicromia bianco/nero con qualche eccezione che porta l'aggiunta di qualche colore solitamente singolo. La maggior parte di queste piastrelle si presenta a cellula unica e dunque il loro assemblaggio era molto semplice, essendo il piano di posa assolutamente casuale. Il MEANDRO è elemento simbolico fondamentale nel repertorio figurativo dell' tà. associato anche al labirinto: frequentissimo nei mosaici appariva come motivo di fondo di un tappeto pavimentale geometrico romano, portato in lice agli inizi del Novecento a Salerno e del quale resta oggi solo la fotografia, costituito da una rete di ottagoni intrecciati con meandri inscritti e il gorgoneion nel riquadro centrale. Allo stesso modo spesso le riggiole in bianco e nero vedono un meandro centrale che scompartisce i quattro spazi angolari, occupati ciascuno da un movimento a volute o parte di un fiore. La sua grande diffusione e fortuna lo porterà anche ad essere assunto come simbolo politico dal terzo Reich dal 1933 al 1945, quale svastica, meandro uncinato.

tratto dal libro di "Matilde Romito"
SMALTI E COLORI DEL MEDITERRANEO
Provincia di Salerno
Centro Studi Salernitani "Raffaele Guariglia"
Marzo 2003

PANCALE_7


 

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