Fontana Napoleone III in terracotta

Fontana Napoleone III in terracotta

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Nuovo

Grande fontana in terracotta patinata di produzione francese.
Fontana da interni chiamata "rafraichissoir" usata nelle case haussmaniane (Georges Eugène Haussmann, più conosciuto come Barone Haussmann (Parigi, 27 marzo 1809 – Parigi, 11 gennaio 1891) per tenere in fresco lo "Champagne".
Questa fontanella è prodatta in Francia.

Più dettagli

8 200,00 €



Scheda dati


Altezza 170 cm
Larghezza 85 cm
Profondità 45 cm
Peso 80 Kg

Ulteriori informazioni

Georges Eugène Haussmann nacque il 27 marzo 1809 a Parigi, al n. 55 di rue du Faubourg-du-Roule, nel quartiere di Beaujon. Il padre era Nicolas-Valentin Haussmann (1787–1876), militare al servizio di Napoleone Bonaparte, mentre la madre era Ève-Marie-Henriette-Caroline Dentzel, figlia di Georges Frédéric, illustre generale presso la Convenzione francese, e nipote di Nicolas, amministratore del dipartimento della Seine-et-Oise

Studiò al Collège Henri-IV e al Lycée Condorcet di Parigi, per poi intraprendere studi di diritto. Contestualmente seguì le lezioni del conservatorio cittadino, rivelando un inaspettato talento. Ciononostante Haussmann sentì di essere maggiormente versato per la carriera prefettizia, che iniziò il 21 maggio 1831 con la nomina a segretario generale della prefettura di Vienne à Poitiers. Il 15 giugno 1832 venne nominato sottoprefetto d'Yssingeaux, mentre al 9 ottobre dello stesso anno risale la nomina a sottoprefetto di Nérac, in Aquitania. Successivamente divenne sottoprefetto d'Ariège (1840) a Saint-Girons, poi a Blaye nel 1841, quindi prefetto del dipartimento del Var (1849), poi del dipartimento d'Yonne (1850). A Nérac manifestò subito le proprie attitudini urbanistiche, creando reti di comunicazione, scuole comunali, piantagioni di pini marittimi che furono alla base della forestazione del dipartimento del Lot-et-Garonne (1837).

La sua carriera prefettizia, iniziata in provincia, culminò con l'ascesa al potere di Carlo Luigi Bonaparte, nipote di Napoleone. Sin dagli esordi il Bonaparte promosse diversi interventi urbanistici a Parigi e, dopo essersi autonominato di Imperatore dei Francesi nel 1852 sotto il titolo di Napoleone III, subito volle cercare un prefetto sufficientemente ambizioso cui affidare lo sviluppo urbanistico di Parigi: diede dunque al ministro degli Interni Victor de Persigny l'incarico di intervistare i prefetti di Rouen, Lilla, Lione, Marsiglia e Bordeaux. Persigny nelle sue Memorie descrive l'incontro con Haussmann in questi termini:

«A colpirmi di più fu Monsieur Haussmann [...] Avevo di fronte a me uno degli uomini più straordinari del nostro tempo: grande, forte, vigoroso, energico, e al contempo intelligente e subdolo, con uno spirito pieno di risorse. Quest'uomo audace non aveva paura a mostrarsi per quello che era. Mi ha raccontato tutti i suoi traguardi raggiunti durante la sua carriera amministrativa, senza dimenticare nulla; avrebbe potuto parlare per sei ore di seguito senza fermarsi, siccome discorreva del suo argomento preferito, ovvero sé stesso. Non ero affatto insoddisfatto ...»

Fu in questo modo che Haussmann nel 1853 venne nominato prefetto della Senna, carica con la quale poté sostenere la causa di Luigi Napoleone e concepire il più vasto piano regolatore di Parigi: ne parleremo più approfonditamente nel paragrafo Il grande piano urbanistico haussmanniano. Per il momento basti sapere che Haussmann fu l'artefice di un intervento urbanistico unitario e totale che rivoluzionò il tessuto viario cittadino con grandi arterie rettilinee (i celebri boulevard), destinò vaste aree a giardini e parchi pubblici e migliorò significativamente l'edilizia cittadina.

Per queste sue benemerenze egli venne creato barone da Napoleone III, e sotto l'Impero gli venne persino destinato un seggio al Senato (1857). Mentre metteva in essere il piano di ristrutturazione di Parigi, inoltre, Haussmann dovette lottare instancabilmente contro le critiche mossegli contro dal Corpo Legislativo e dalla cittadinanza, agitata dagli oneri fiscali ingentissimi che un simile ammodernamento urbanistico comportava. A determinare la sua eclissi, in particolare, fu Jules Ferry, che nel 1868 pubblicò un pamphlet denominato Comptes fantastiques d'Haussmann nel quale denunciava la voragine finanziaria in cui era precipitata Parigi in quegli anni a causa delle riforme haussmanniane. Haussmann dovette cedere di fronte alle accuse di Ferry e, ritiratosi dalla vita pubblica nel 1870, lavorò negli ultimi anni della sua vita ai Mémoires, un'opera di carattere autobiografico. Morì l'11 gennaio 1891 a Parigi. È sepolto al Cimitero di Père-Lachaise.


 

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