Ebe di Thorvaldsens copia in terracotta 1:1 statua

Ebe di Thorvaldsens copia in terracotta 1:1 statua

5460

Nuovo

Riproduzione 1:1 in terracotta della Ebe di Thorvaldsen.

Più dettagli

1 Disponibile

3 340,00 €



Scheda dati


Altezza 150 cm
Larghezza 55 cm
Profondità 55 cm
Peso 50 Kg
Manifattura Toscana Made in Italy
Materiale Terracotta

Ulteriori informazioni

Questa Ebe fu realizzata in marmo dallo scultore danese Bertel Thorvaldsen nel 1806, ed è oggi conservata al Thorvaldsen Museum di Copenaghen, il museo dedicato proprio al grande artista neoclassico che per questa sua realizzazione dimostrò di ispirarsi ad Antonio Canova, con cui si trovò a "rivaleggiare" durante il suo lungo soggiorno in Italia.
Thorvaldsen era un neoclassico particolarmente purista e proponeva un neoclassicismo integrale, più severo rispetto a quello di Canova.
Ebe nella mitologia greca è la divinità della gioventù, figlia di Zeus e di Era.

Copenaghen, Thorvaldsens Museum
Questa Ebe in marmo fu realizzata dallo scultore danese Bertel Thorvaldsen nel 1806, ed è oggi conservata al Thorvaldsens Museum di Copenaghen, il museo dedicato proprio al grande artista neoclassico che per questa sua realizzazione dimostrò di ispirarsi ad Antonio Canova, con cui si trovò a "rivaleggiare" durante il suo lungo soggiorno in Italia.
Thorvaldsen era un neoclassico particolarmente purista e proponeva un neoclassicismo integrale, più severo rispetto a quello di Canova: così, se talvolta le opere di Antonio Canova si "abbandonavano" alla sensualità, quelle di Thorvaldsen rimanevano aderenti al cento per cento a quelli che erano i dettami del neoclassicismo, secondo i quali l'opera d'arte non doveva coinvolgere emotivamente l'osservatore, ma doveva coinvolgerlo intellettualmente in quanto i soggetti delle opere dovevano essere idealizzati, formali, razionali (questo come risposta all'eccesso e all'esuberanza dell'arte barocca che aveva caratterizzato gli anni precedenti).
Ce ne accorgiamo se confrontiamo la Ebe di Canova del 1796 (così come le repliche successive) con la Ebe di Thorvaldsen: contraddistinta da movimento la prima, tanto che sembra volare leggiadra nell'aria, formalmente frontale la seconda, che trae dirette suggestioni dall'arte greca antica, che Bertel Thorvaldsen conosceva profondamente. Ebe, figlia di Zeus e di Era, secondo la mitologia greca era l'ancella degli dèi dell'Olimpo.

Bertel Thorvaldsen, in italiano anche Alberto Thorwaldsen, giunto a Roma decide di chiamarsi Alberto (declinato in Alberto o Albrecht in contesto danese o tedesco), nome che mantenne fino alla morte (Copenaghen, 19 novembre 1770 – Copenaghen, 24 marzo 1844), è stato uno scultore danese, esponente del Neoclassicismo.
Thorvaldsen affermava di essere nato il 19 novembre 1770 (ma la data non è mai stata realmente chiarita, secondo alcuni sarebbe nato nel 1768, secondo altri nel 1771 o 1772) da Gotskalk Thorvaldsen, intagliatore di legno islandese che si era stabilito in Danimarca come commerciante, e da Karen Dagnes; quanto al luogo di nascita, alcune fonti citano la capitale danese, altre indicano una nave in viaggio tra l'Islanda e la Danimarca, e in Islanda alcuni ritengono che fosse nativo dell'isola. Il giovane Thorvaldsen seguì le prime lezioni d'arte del padre, per poi entrare all'età di soli undici anni nella Libera Scuola della Reale Accademia di Belle Arti a Copenaghen, dove fu seguito principalmente da Nikolaj Abraham Abildgaard.
Nel 1787 Thorvaldsen ottenne una piccola medaglia d'argento quale riconoscimento per le sue qualità nel modellare i materiali e due anni dopo fu premiato con la grande medaglia d'argento per il suo bassorilievo "Amore che riposa". In seguito alla premiazione del bassorilievo "La cacciata di Eliodoro dal Tempio" (1791), il ministro conte Christian Frederik Reventlow prese Thorvaldsen sotto la sua ala protettrice e gli procurò i mezzi finanziari necessari per la prosecuzione dei suoi studi.
Nel 1793 il bassorilievo Gli apostoli Pietro e Giovanni guariscono uno storpio venne premiato con una grande medaglia d'oro e con una regia borsa di studio per un viaggio di studio a Roma, che Thorvaldsen non poté dapprima intraprendere a causa dei molteplici lavori che gli erano stati commissionati. Per altri tre anni lo scultore impartì lezioni private di disegno e soprattutto creò numerose statue per il palazzo del principe ereditario Federico nel Palazzo di Amalienborg. Dello stesso periodo sono anche i busti dei politici conte Andreas Peter von Bernstorff e Tyge Rothe.


 

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