Libera Riproduzione di Statua Stele della Lunigiana

Libera Riproduzione di Statue Stele della Lunigiana Visualizzazione ingrandita

Libera Riproduzione di Statua Stele della Lunigiana

11956

Nuovo

Realizzata in arenaria come gli originali conservati nel museo di Pontremoli (MS) al Castello del Piagnaro (consiglio fortemente la visita !)
E' stata utilizzata la pietra arenaria della Lunigiana.

Più dettagli

1 Disponibile

75,00 €



Scheda dati


Altezza 25 cm
Larghezza 20 cm
Spessore 15 cm
Peso 10 Kg
Manifattura Recuperando srl
Materiale Pietra arenaria di Lunigiana / Sand stone

Ulteriori informazioni

Le statue stele (o statue-menhir) sono monumenti in pietra, di tipo antropomorfo, che rientrano nel fenomeno del megalitismo, comune alle popolazioni pre-protostoriche dell'Europa a partire dal III millennio a.C. 
Le statue-stele sono presenti in molteplici culture europee, dall'Europa centro-orientale sino alla Spagna, nell'arco alpino (da Aosta al Trentino), oltre che in Corsica e in Sardegna. Nella penisola italiana le statue-stele più antiche sono localizzate in un'area al confine tra Liguria e Toscana, in Lunigiana.
Le statue stele raffigurano con tratti sempre stilizzati uomini, nella loro funzione di guerrieri e quindi armati con pugnale e, a volte punte di lancia, o donne, caratterizzate costantemente dalla presenza dei seni e, a volte, di ornamenti. Nelle statue-stele non viene data importanza ai tratti somatici del volto, spesso solamente accennati o resi con astratti grafismi (volto a T, tipico delle stele lunigianesi e delle stele corse e sarde), né ad altre parti del corpo, tanto che spesso sono omesse le braccia e i piedi sono rappresentati solo in rarissimi (e più tardi) esemplari.
Statue stele lunigianesi (Museo delle statue stele della Lunigiana, Pontremoli)
La funzione dei monumenti più antichi è ancora oggetto di dibattito tra gli studiosi: le opinioni più accreditate individuano nella statua-stele la rappresentazione di divinità o di antenati eroizzati, con scopo propiziatorio nei confronti della comunità. I luoghi di rinvenimento suggeriscono che i monumenti fossero collocati in un'area sacra, al di fuori sia di abitati che di necropoli, in una sorta di santuari all'aperto o in radure boschive. Per contro, a partire dalla fine dell'età del bronzo per i ritrovamenti pugliesi è attestata la funzione di segnacolo funerario all'interno di aree cemeteriali (stele di Monte Saraceno, stele daunie), mentre per le statue sarde più recenti (Monte Prama, VII secolo a.C.), si conferma la destinazione santuariale.
Ritrovamenti in Lunigiana
Per secoli sono state distrutte in quanto ritenute divinità pagane e non esiste documentazione certa su quante siano state rinvenute fino al XVIII secolo. La prima statua stele giunta fino a noi venne rinvenuta nel 1827 in località Novà, nel territorio comunale di Zignago, in provincia della Spezia. Nel 1886 due piccole stele rettangolari vennero ritrovate dodici metri sotto il livello del mare nel Golfo della Spezia, andate poi sfortunatamente perdute. Nel 1905 avvenne a Pontevecchio, nel Comune di Fivizzano e precisamente in località Bocciari il ritrovamento più copioso di numero nove statue stele. La scoperta avvenne da parte di un contadino che stava dissodando un pianoro per ridurlo a coltura. La particolarità subito rivelata fu che erano posizionate in fila, in ordine di altezza, e con la faccia rivolta verso l'est, verso il sole levante o comunque verso il Monte Sagro. Le statue stele di Pontevecchio sono classificate fra le più vecchie e quindi del "Gruppo A".
Gli ultimi ritrovamenti di statue stele risalgono al 2005 nel comune di Mulazzo. Esse si collocano fra la tarda preistoria e l'arrivo degli etruschi, in un periodo storico che va presumibilmente dal III millennio a.C. al VI secolo a.C.. I luoghi delle scoperte interessano principalmente il punto d'incontro del fiume Magra con i torrenti Aulella e Taverone, la zona della selva di Filetto, la zona di Sorano a Filattiera e la Lunigiana orientale nei comuni di Fivizzano, Casola in Lunigiana e Minucciano . Riassumendo le statue sono state ritrovate nei territori delle province di La Spezia, Massa e Carrara e Lucca. Allo stato attuale non sono state rinvenute statue stele in valle del Serchio; i tre ritrovamenti relativi alla provincia di Lucca sono avvenuti nella piccola porzione di Lunigiana (comune di Minucciano) appartenente a questo territorio amministrativo.
Ad oggi i reperti venuti alla luce sono un'ottantina; il maggior numero è esposto a Pontremoli, nel Museo delle statue stele Lunigianesi allestito nel Castello del Piagnaro.
Tipologia e gruppi evolutivi
Stele di Vado all'Arancio (III millennio a.C.), custodita nel Museo archeologico di Massa Marittima

Le statue stele possono essere suddivise in tre gruppi principali, secondo l'evoluzione tecnica e stilistica delle sculture:

    Gruppo A: è il più antico, e raggruppa tutte le statue stele con tratti antropomorfici molto stilizzati, le più primitive ed essenziali sia nello stile che nella rappresentazione. La testa è un prolungamento del corpo, dalla tipica forma a U, la linea clavicolare retta e le braccia sono bassorilievi molto stilizzati e le dita sono presenti solo in poche statue.
    Quelle maschili hanno un pugnale disegnato solo di profilo, con la lama triangolare, una impugnatura corta e pomo semicircolare. Quelle femminili sono rappresentate con seni separati, stilizzati come piccoli dischi.
    Gruppo B: corrisponde a un periodo intermedio e presenta maggiore accuratezza nell'esecuzione dei segni antropomorfi rispetto al gruppo A. La caratteristica principale di diversità è la forma della testa, separata dal corpo da un collo cilindrico e con forma tipica a "cappello di carabiniere". Il collo può essere ancora ad U, ma vi appaiono anche altri particolari come gli occhi.
    Le armi delle statue maschili sono i tradizionali pugnali triangolari, a volte più dettagliati, e un'ascia a forma di L con un lungo manico. Le statue femminili hanno seni semisferici ed a volte gioielli stilizzati.
    Gruppo C: è il gruppo più recente, più evoluto artisticamente, e comprende solo statue stele maschili. La figura è sbozzata con uno stile più realistico e con una ricchezza di particolari sconosciuta alle opere precedenti. La testa è arrotondata, staccata dal corpo, con naso, occhi, bocca e orecchie ben delineati. Lo stesso per le mani e le braccia, con alcuni particolari delle armi e dei vestiti scolpiti a tutto tondo.


 

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