Piastrella di ns. produzione

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Piastrella di ns. produzione

164

Nuovo

29,00 €



Scheda dati


Altezza 20 cm
Spessore 1,5 cm

Ulteriori informazioni

Abbiamo avuto in originale questa splendida piastrella,
che adesso si trova a Procida, nella dimora della ns amica
Maria Gloria Conti Bicocchi
Questa piastrella si trova anche nel pavimento del Museo di Villa Rufolo

Testo tratto dal libro: I PROFUMI DI REID

uno scavo archeologico a Villa Rufolo e la vita di un Inglese nella Ravello dell'Ottocento.

Edito da Electa Napoli

a cura di Dieter Richter e Matilde Romito

Mattonella del Monastero della Piantanova a "Salerno"

"La mattonella raffigurata, pur in una notevole varietà di decorazioni, mantiene una costante nella divisione interna che vede una clessidra, due quadrati, uno quadruplo dell'altro, e due rettangoli, disposti lungo due lati: all'interno di questi 4 spazi sono inseriti rombi, quadrati, losanghe, scacchiere, tratteggi, fiori, riquadrature in finto marmorizzato, da sfruttare in una composizione di tipo modulare che può prevedere più forme di rotazione, fra le quali quella di 90° consente l'accostamento al centro di 4 quadrati piccoli. La gamma cromatica è vastissima e gioca su due o tre colori su fondo bianco, come su ricche policromie: così una, della fabbrica Tajani recuperata a Palermo, presenta il bruno con il verde e l'azzurro. ecc. ecc."

La Clessidra:

Gli elementi a clessidra fanno parte del patrimonio romano pompeiano, comuni nelle cornici dei pavimenti: in bianco e nero, ma anche a colori, sono costituiti da due triangoli contrapposti per un vertice. Quello della clessidra è il motivo più ripreso anche nelle rappresentazioni pittoriche di nature morte da parte degli artisti stranieri in Campania. La riggiola con i triangoli contrapposti in nero e bianco (ma anche in bruno o in blu) è la più nota tra le mattonelle da rivestimento parietale e pavimentale delle cucine ottocentesche, e non solo in area Campana. Realizzata già da fabbriche napoletane Vedi Colonnese, Tommaso Bruno, C. Campagna e Gennaro Cretella nella prima e seconda metà dell'800, fu sopratutto prodotta da più fabbriche a Vietri sul Mare, da Luigi Sperandeo, Tajani ecc nella seconda metà dell'800, come da Giuseppe Cioffi agli inizi del XX secolo. Anche in Sicilia, a Santo Stefano di Camastra nella prima metà dell'800 le ha prodotte Salvatore Gerbino.

E' utilizzata prevalentemente in ambienti di cucina, così come a Villa Rufolo a Ravello. Il fascino di questa piastrella risiede probabilmente nell'apparire come il risultato di quattro elementi combinati, modulo base nella decorazione pavimentale: appare infatti, grazie al tipo di decoro, come divisa in 4 parti.

Ordine minimo per questa piastrella 20 pezzi
Articolo non immediatamente disponibile per la spedizione, richiede lavorazione

 

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