Croce Templare e banderuola con pentacolo



Codice articolo: 4128
Prezzo: 420,00 €

Il pentacolo (o pantacolo, o pantaclo, a seconda dei contesti) è un simbolo magico, consistente in una stella a cinque punte generalmente inscritta in un cerchio.
In italiano il termine indica un qualsiasi amuleto appeso al collo, con probabili origini confluenti con "pendere". L'etimologia del termine è oscura, ma la costruzione e significato suggeriscono una derivazione dal prefisso Greco penta-, combinato con il suffisso Latino -culum. (costruzione non del tutto estranea al Latino Medioevale) o ancora dal Francese medio dalla parola "pendacol"/"pentacol", un gioiello o ornamento appeso attorno al collo (da pend- pendere, à al, col o cou collo), in armonia con il significato italiano.
Il simbolo è presente in molte culture e luoghi; nella civiltà occidentale ha carattere soprattutto esoterico, viene spesso descritto come un talismano di protezione magica, che può venire realizzato o tracciato su materie da scrittura come carta o pergamena, oppure inciso su metallo o infine modellato nella cera, nella creta, nel legno; molto spesso però può venire anche realizzato per formare un pendente. In generale in un pentacolo possono venire rappresentati molti simboli differenti, anche se però ormai uno dei pentacoli più comuni, diffusi e riconosciuti, anzi il simbolo che è divenuto quasi il pentacolo per antonomasia, è quello in cui viene rappresentato un pentagramma o pentalfa regolare, circoscritto in un cerchio; in questo caso particolare quello con una unica punta del pentagramma rivolta verso l'alto. Nell'occultismo in generale è utilizzato anche come strumento rituale, le cui varianti possono essere trovate all'interno dei vari grimori. Aleister Crowley è stato tra i primi a suggerire di riservare il nome di pentacolo al solo pentagramma iscritto nel cerchio, mentre suggerisce al contrario di utilizzare il nome più generico di pantacolo per tutti gli altri talismani di questo tipo. Fonte Wikipedia.

« l’arme pisana si definirebbe così: Di rosso alla croce patente ritrinciata e pomata di dodici globetti »

La croce pisana è patente, ovvero con i bracci allargati alle estremità, e pomettata o pomata o, meno signorilmente, pallata, cioè con i globetti; la croce su sfondo rosso, stemma della città di Pisa.
È difficile dire quali siano stati gli emblemi di Pisa nei primi secoli della nascita e dell’espansione di Pisa come libero comune e repubblica marinara: non si sono conservate fonti dirette (vessilli, bandiere, scudi) e ci si deve basare su testi narrativi e cronicistici e raffigurazioni iconografiche. A ciò dobbiamo aggiungere che nel pieno Medioevo i concetti di stemma o bandiera di uno Stato (e in realtà il concetto di Stato stesso) sono ben lungi dall'essere formalizzati e definiti come li concepiamo oggi.
A Pisa la croce viene adottata, nel Duecento avanzato, come emblema del Popolo. Con tale espressione non è però da intendersi l’insieme degli abitanti della città, bensì il movimento costituito da mercanti, banchieri, giuristi che, mentre vede crescere la propria importanza economica e sociale, rimane escluso dai vertici della politica ancora in mano alla vecchia nobiltà di nascita, e quindi prima si organizza con proprie istituzioni, poi dalla metà del Duecento diviene egemone e assume il governo della città. La prima attestazione della croce pisana comparirebbe, secondo l’insigne accademico Francesco Bonaini, nel 1274, a suggello di una pergamena in cui Pisa aderisce al progetto di crociata indetta da papa Gregorio X.

Le misure sono espresse in Cm. e Kg.
Larghezza: 70
Altezza: 100
Spessore massimo: 4
Peso: 7
Finitura: Antiruggine + smalto nero
Manifattura: Recuperando srl
Materiale: Acciaio
Punti Cardinali N S E W: Non inclusi


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