Faustina testa di terracotta



                

Codice articolo: 1917
Prezzo: 170,00 €
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Proprio l'imperatrice e le sue iniziative, per così dire, originali meritano una breve digressione. Figlia di Antonino Pio e sposata da Marco per affetto nei confronti del padre adottivo e non per amore, fu per l'imperatore una vera croce da sopportare per tutta la vita. E' noto che a Gaeta, Faustina "frequentava" preferibilmente marinai e gladiatori. Lo sapeva anche Marco, il quale però rispondeva, a chi gli suggeriva di ripudiarla, che insieme alla donna avrebbe dovuto restituire anche la dote. E che cos'era la dote se non l'impero che aveva ricevuto dal suocero quando questi l'aveva adottato per volontà di Adriano?
Ma non basta. Una luce sinistra è gettata dalla fantasia popolare anche sul figlio Commodo, impasto di tutte le immoralità e scelleratezze. Bene, si dice che una volta Faustina si innamorò così ardentemente di un gladiatore da lei visto in una sfilata da cadere malata per un lungo periodo. Confessato il suo sentimento a Marco, questi consultò gli indovini Caldei. Essi consigliarono a Marco di far uccidere il gladiatore (l'imperatore era tollerante, non stupido!), e a Faustina di bagnarsi con il sangue del morto le parti sessuali e di unirsi così al marito. Ella si attenne al loro consiglio e in effetti fu liberata dalla passione. Sfido, il poveretto era morto! Ma suo figlio Commodo fu un gladiatore, non un principe, tant'è vero che dopo essere diventato imperatore non si vergognò di scendere nell'arena ad esibirsi apertamente davanti al pubblico.

La sfida maggiore di Marco Aurelio fu proprio suo figlio Commodo che gli successe con un regno disastroso rivaleggiante in corruzione e crudeltà con quello di Nerone. Commodo era, così si mormorava, il figlio di uno dei gladiatori che la moglie di Marco, Faustina, si era preso come amante. Secondo i suoi biografi Commodo fu"rozzo, svergognato, crudele, lussurioso e libidinoso". Mentre il padre mise in vendita le sue proprietà personali per servire l'impero, il figlio sfruttò l'impero stesso per arricchirsi. Egli frequentemente prese parte ai giochi del circo come secutor (che porta la spada) e considerò sempre se stesso come facente parte dei gladiatori. Egli era nato nello stesso giorno di Caligola e con lui condivideva lo stesso interesse per un brutale sadismo. Si narra che la morte di Marco sia stata causata dal veleno propignatogli dai medici al servizio di Commodo.

Faustina morì nel 176 d.C.

La morte di Faustina, improvvisa e misteriosa, fu da taluni attribuita ad un suicidio.

Le misure sono espresse in Cm. e Kg.
Larghezza: 21
Altezza: 32
Profondità: 30


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