Fanciullo "Robbiano" della SS Annunziata SX - maiolica bianca



            

Codice articolo: 13132
Prezzo: 220,00 €
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L'Istituto degli Innocenti (già Spedale degli Innocenti) è un edificio che si trova in piazza Santissima Annunziata a Firenze.
Lo Spedale nasce grazie ad un lascito di mille fiorini da parte del mercante pratese Francesco Datini all’Ospedale di Santa Maria Nova per creare un luogo di accoglienza per l’infanzia abbandonata. Il termine "spedale" deriva dall'antico dialetto fiorentino, mentre il nome sarebbe da intendersi come "ospedale dei bambini abbandonati", in riferimento all'episodio biblico della strage degli innocenti.
È stato il primo brefotrofio specializzato d'Europa e una delle prime architetture rinascimentali al mondo, forse la prima in assoluto, ed è basato su progetto iniziale di Filippo Brunelleschi. Ospita a tutt'oggi due asili nido, una scuola materna, tre case famiglia destinate all'accoglienza di bambini in affido familiare e madri in difficoltà, nonché alcuni uffici di ricerca dell'Unicef; con la legge 451/1997 l'istituto è divenuto il Centro nazionale di documentazione e analisi sull'infanzia e l'adolescenza, punto di riferimento nazionale ed europeo per la promozione della cura dei diritti dell'infanzia.
La fabbrica è una delle opere più significative della Firenze quattrocentesca, sia nel suo aprire l'età del Rinascimento cittadino in architettura, sia nel suo essere simbolo alto e tangibile di una civiltà che, nell'ambito della sua attenzione alle opere di pubblica utilità, cercò di rispondere in modo moderno ed efficace al problema del ricovero, della cura e dell'istruzione dei fanciulli abbandonati. Enorme è la ricchezza degli studi che sono stati dedicati al complesso e la molteplicità degli ambienti e spazi interni, modificati e ampliati nel corso dei secoli e specialmente tra Settecento e Ottocento.
Il loggiato, in particolare, è opera di Filippo Brunelleschi (seppure in parte snaturata rispetto al progetto iniziale), avviata nel 1419 a cura dell'Arte di Por Santa Maria individuata come garante del lascito di Francesco Datini per la costruzione e patrona. Nel gennaio del 1421 veniva innalzata la prima colonna del portico, rifacendosi dalla zona verso la chiesa. Sotto la direzione dell'architetto si costruirono entro il 1427 il portico, i due corpi di fabbrica a esso perpendicolari (a sinistra la chiesa e a destra il dormitorio dei fanciulli) e separati dal cortile d'ingresso (chiostro degli Uomini). Dopo un periodo di interruzione, i lavori ripresero nel 1436 sotto la direzione di Francesco della Luna, che inizialmente operò nella zona oltre il dormitorio dei fanciulli.
Nel 1436 lo stesso Francesco della Luna, dopo aver già aggiunto al portico di facciata una campata cieca sulla destra, soprelevò con un piano finestrato il portico per ottenere una vasta sala coperta, sempre da destinarsi al soggiorno dei fanciulli: così facendo, reinterpretò il progetto di Brunelleschi, che prevedeva il loggiato coperto da una semplice tettoia a spiovente, ai lati della quale si disponevano i due volumi equivalenti della chiesa e del dormitorio, che superavano in facciata l'altezza del portico e ne sporgevano con tutto il colmo triangolare del tetto.
Aggiunte e modifiche al progetto originario di Brunelleschi sono oggi di controversa identificazione, ma sicuramente ci furono e furono rilevanti, come testimonia Antonio Manetti, riportando nella biografia di Brunelleschi la notizia che il maestro aveva mosso critiche alle proporzioni ed all'aggiunta di elementi decorativi. Per esempio, si sa che criticò la mancata prosecuzione delle paraste al secondo piano, che sottolineasse la partizione tra il portico e le strutture laterali e colmasse il vuoto maggiorato nella distanza tra le finestre in quel punto.
Bambino ferito, dettaglio dalla pala dell'Adorazione dei Magi del Ghirlandaio
Il 25 gennaio 1445 l'ospedale fu inaugurato; dell'11 aprile 1451 è invece la consacrazione della chiesa.
Nel 1845 l'architetto Leopoldo Pasqui avviò un restauro, nell'ambito del quale furono consolidate e sostituite le colonne del porticato, lesionate dal terremoto del 1842. Sempre per quanto riguarda la storia delle trasformazioni, si ricorda il cantiere condotto dall'architetto Luigi Fusi, volto a una razionalizzazione di tutto il complesso che, venute meno le due ali su via dei Fibbiai e via degli Alfani cedute a Santa Maria Nuova, fu dotato di un attico sulla facciata rinascimentale, inaugurato nel 1895.
Agli anni tra il 1966 e il 1970 si data invece un complesso cantiere di restauro su progetto degli architetti Rodolfo Raspollini, Domenico Cardini e Guido Morozzi e con direzione dei lavori dell'architetto Domenico Cardini e dell'ingegnere Mario Focacci. Il fronte sulla piazza, compreso il loggiato, fu poi nuovamente restaurato nel 1994.
Il corpo di fabbrica che si estende al di sopra del portico accoglie la Galleria dello Spedale degli Innocenti, ora Museo degli Innocenti, in fase di ampliamento e riordino dal 2006. Il passaggio sulla volta di via della Colonna fu realizzato sotto il priorato di  Vincenzo Maria Borghini.
Il complesso appare, nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale.

Fonte: Wikipedia

Le misure sono espresse in Cm. e Kg.
Altezza: 32
Diametro: 32
Spessore: 13
Peso: 2
Manifattura: Fiorentina
Materiale: Maiolica
Riferimenti storici: Spedale degli Innocenti, SS Annunziata - Della Robbia


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