Cornice Salvator Rosa in calcare bianco francese 180 cm



                                                

Codice articolo: 1271
Prezzo: 4.780,00 €

l'ideatore di questo camino fu: 
Salvator Rosa (Napoli 1615 - Roma 1673)
pittore e poeta
Salvator Rosa è nato all'Arenella, presso Napoli, il 20 giugno 1615 ed è morto a Roma il 15 marzo 1673. Pittore e poeta, è stato una delle più discusse personalità del Seicento italiano; frequentatore di accademie, intellettuale brillante e dissidente, come pittore, in particolare, occupa un posto abbastanza importante nel quadro dell'arte italiana, soprattutto per le sue opere che hanno come tema paesaggi e battaglie e, nell'età matura, abbandonando quel senso di chiarezza e di tono equilibrato, ricco di spunti inventivi nell'insieme di una vivace vena cromatica ed espressiva, per opere che danno inizio al genere della veduta fantastica, con paesaggi tenebrosi disseminati di ruderi e scene di magia o di alchimia (celebre il quadro Stregoneria , che propone un soggetto nformistico e polemico nei confronti della cultura ufficiale).
Proprio questa vena polemica, talvolta eccessiva e orrida, è all'origine delle sue Satire, che esprimono bene l'impulso innato dell'ironia e il gusto per lo scherzo estroso, ma cghe nel contempo sono gravate eccessivamente da problemi etici e sociali, estetici e politici, un po' smanioso di apparire il giudice del suo secolo più che il fustigatore di costumi condannabili.
Perfezionista estroso, disegnò lui stesso le cornici che avrebbero dovuto ospitare i suoi quadri, è da queste cornici che fu preso lo spunto per la realizazione dei camini "Salvator Rosa" - questi camini, frequenti a Roma, Napoli, Firenze e Milano, in breve raggiunsero il Veneto, il Piemonte e poi la Francia e la Mitteleuropa e quindi tutte le capitali europee.
Artista eclettico, nonchè Poeta colto e scomodo pubblicò varie cose.
Le Satire furono pubblicate in volume solo nel 1719 ad Amsterdam, "presso Sevo Protomastix", ad opera dello stampatore Bernard col titolo Satire di Salvator Rosa dedicate a Settano ; erano diffusi comunque manoscritti, nonostante i severi divieti contro chi li possedeva, come afferma anche Quinto Settano nella sua XIII satira. Il motivo della proibizione pontificia era da ricercarsi nella quinta Satira, intitolata La Babilonia , che aveva come tema la deplorevole corruzione della corte papale.
Questa Satira è indubbiamente una delle più significative, non solo perché ci porta nel pieno dell'atmosfera antimarinista e antibarocca, ma anche perché ci fa capire un po' più a fondo le vive polemiche contro una poesia che è lo specchio della corruzione dei tempi, nei quali il poeta non affronta i temi della viva attualità, ma il tema unico dell'adulazione dei potenti espresso attraverso un eccessivo ed inutile uso della mitologia.
Secondo il Rosa i poeti dovrebbero cantare che i Principi pensano solo alla caccia e alla pesca e avari imbandiscono mense opulente sulla fame comune, che la giustizia troppo spesso è negata e rivenduta, che a presiedre tribunali e governi si mandano solo persone rapaci, che diffusa è la tirannia dei potenti insieme all'usura; i poeti dovrebbero uscir fuori dalle favole per raccontare i pianti e le grida di dolore di orfani vedovi e mendicanti. Sono i mali della società, allora come oggi, che vengono sempre nascosti, contro i quali ogni tanto si leva qualche voce ad ammonire, ma poi tutto resta uguale.

Le misure sono espresse in Cm. e Kg.
Larghezza: 180
Altezza: 140
Profondità: 24
Spessore: 30 X 24
Peso: 580
Manifattura: Recuperando srl
Materiale: Calcare bianco
Bocca del fuoco Larghezza per Altezza: 120 X 110
Base del camino - Lunghezza x larghezza x Spessore: 200 X 35 X 10


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